Ciro Immobile, età 26 anni, nato a Torre Annunziata, altezza 1,85, professione bomber. L’attaccante in forza alla Lazio, che sabato sera il Napoli si ritroverà da avversario al San Paolo, è uno dei misteri dell’ultimo calciomercato del club azzurro. Eppure ad un certo punto sembrava che il sogno di Immobile di vestire finalmente la maglia azzurra fosse ad un passo dopo anni di ammiccamenti. Ma poi è bastata una dichiarazione al veleno di Aurelio De Laurentiis e tutto è sfumato in un battito di ciglia.
Era il 23 giugno scorso quando il patron azzurro dichiarò in un’intervista che avrebbe fatto di tutto per portare Immobile sotto il Vesuvio, ma non alla cifra chiesta dal Siviglia: 11 milioni di euro. Ventiquattro ore dopo il dietrofront: Immobile andrebbe bene in altro modulo, disse De Laurentiis, chiudendo definitivamente i cancelli di Castelvolturno all’attaccante napoletano approdato poi alla Lazio. E proprio con i biancocelesti il bomber sembra aver trovato la forma smagliante degli anni di Pescara, quando insieme a Insigne e Verratti sotto la guida di Zeman, incantò l’Italia calcistica a suon di gol.
Ciro ha già messo a segno 9 gol, poco meno della metà delle reti segnate dalla sua squadra, e occupa la seconda posizione nella classifica marcatori alle spalle di Dzeko fermo a 10 gol. numeri da capogiro che fanno aumentare i rimpianti dei tifosi napoletani che avrebbero accolto l’attaccante di Torre Annunziata a braccia aperte.
Ma cosa ha spinto davvero De Laurentiis a chiudere la porta in faccia ad Immobile e al suo entourage? Perché non comprare un attaccante italiano, nel giro della Nazionale, forte e con un gran fiuto del gol ad una cifra tutto sommato abbordabile? Davvero undici milioni di euro per Immobile erano tanti? Mistero. Resta il fatto che alla dodicesima giornata di campionato il Napoli si ritrova senza una punta di ruolo e la Lazio gongola e si coccola il suo nuovo bomber, uno degli artefici del miracolo calcistico dei capitolini.