Manolo Gabbiadini e Lorenzo Insigne sono i due nodi da scogliere che tengono in apprensione tifosi, squadra e società. Partiti ad inizio stagione pronti a vivere un’annata da protagonisti, i due attaccanti si sono ritrovati improvvisamente al centro di una spirale negativa che mette in discussione perfino la loro permanenza in maglia azzurra. Almeno per ora rimane congelato il rinnovo dei rispettivi contratti in attesa di sviluppi e di clamorose novità nella prossima sessione di mercato a gennaio 2017.
Il folletto di Frattamaggiore ha iniziato un lungo braccio di ferro con la società già in ritiro con il suo procuratore che più volte ha bussato alla porta del presidente per chiedere, anzi pretendere, un congruo aumento del contratto (la richiesta sarebbe di 3,5 – 4 milioni di euro) come “premio” per la splendida stagione vissuta lo scorso anno. Una richiesta considerata eccessiva dalla società. E chissà se la trattativa non stia condizionando il rendimento, decisamente al di sotto delle sue possibilità, di Lorenzo il Magnifico ancora a secco di gol in Italia e in Europa e sonoramente fischiato dai propri tifosi in ogni apparizione al San Paolo. Insomma, una situazione non proprio felice. Nelle ultime ore si parla di un interessamento del Liverpool che sarebbe disposto a pagarlo anche 40 milioni: una cifra decisamente appetibile per il Napoli che potrebbe investirli per arrivare ad una grande punta centrale.
Discorso diverso per Manolo Gabbiadini, il vero rebus del Napoli di Sarri. nonostante l’addio di Higuain e l’infortunio di Milik, l’ex attaccante sampdoriano non riesce trovare una dimensione nell’assetto tattico dell’allenatore toscano, nonostante le grandi doti tecniche. Il rinnovo per lui sarebbe già bello e pronto ad essere firmato sulla scrivania del presidente De Laurentiis. Ma le prestazioni deludenti e l’insofferenza più volte manifestata hanno congelato il discorso. Dietro l’angolo ci sarebbe l’interessamento di qualche squadra di Premier League che ancora potrebbe investire sull’attaccante napoletano. E non è detto che a gennaio le strade del Napoli e di Gabbiadini si separino definitivamente.