Il web se la ride, la rete si scatena, il mondo del calcio rimane esterrefatto di fronte alle scelte del ct Antonio Conte, juventino doc. Lasciare a casa Jorginho e portare in Francia Sturaro, che ha collezionato al massimo 10 presenze in campionato e Thiago Motta, panchinaro del Psg in Ligue 1 (uno dei campionati più brutti d’Europa), è uno schiaffo al calcio italiano. Magari l’ex allenatore della Juve, come spesso è accaduto nella sua carriera, sarà aiutato dalla buona sorte, ma almeno abbia il buon senso di non raccontare fandonie davanti a milioni di telespettatori collegati ieri su Rai Uno che hanno dovuto ascoltare il ct-juventino pronunciare blasfemie del tipo: ho scelto i migliori.
No, caro Antonio Conte, non hai scelto i migliori. Il miglior centrocampista del calcio italiano, Jorginho, lo hai lasciato a casa. Non lo diciamo noi, ma i numeri impressionanti della splendida stagione del centrocampista italo-brasiliano diventato il perno del gioco di Sarri. No, caro ct bianconero, hai assegnato la preziosissima maglia numero 10 (quella di Baggio, Del Piero, Totti) a Thiago Motta sottraendola a Lorenzo Insigne unico degno erede dei migliori fantasisti della storia della Nazionale. Anzi, il ct avrebbe volentieri lasciato il miglior assistman del campionato a casa, ma a quel punto contro di lui si sarebbe scatenato un putiferio mediatico senza precedenti.
Per spirito patriottico tiferemo Italia ai prossimi Europei, ma ieri questa Nazionale ci appartiene ancora di meno, grazie a Conte Antonio, professione Ct, promesso sposo dei miliardari russi e tifoso juventino da sempre.