
Non valorizzato da Gennaro Gattuso, l’impiego dello slovacco le scorse stagioni non è stato dei più impattanti. Pochi minuti in campo, il posto che ha assaporato di più è stata sicuramente le panchina, lasciato praticamente dietro a giocatori come Bakayoko e Demme. Ma ad oggi Stanislav Lobotka si è confermato come padrone del Napoli.
E’ quanto sottolinea l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport che si sofferma sul faro del centrocampo azzurro, ormai una pedina imprescindibile per Luciano Spalletti. Lo slovacco si è guadagnato anche un affettuoso soprannome datogli proprio dall’allenatore del Napoli.
Un “cinghialotto” lo ha chiamato affettuosamente Spalletti perché lo vedono piccolo – si legge – e pensano di buttarlo giù con una spallata, ma col suo baricentro basso e la forza che ha nelle gambe resiste a tutto. E se non lo marchi a dovere lui avanza e se trova lo spazio tira e segna, come ha fatto nella partita di Ferragosto a Verona. Davvero una vera e proprio rinascita.

In foto: Stanislav Lobotka of SSC Napoli