
Tredici gol in quattordici gara da titolare, meglio solo Lewandowski e Haaland nei cinque maggiori campionati europei. Victor Osimhen si è consacrato come vero leader di questo Napoli che viaggia ad una velocità incredibile dopo aver battuto la Salernitana e chiuso il girone d’andata con 50 punti.
Il nigeriano non è mai stato così devastante subendo una notevole crescita personale e diventando un attaccante micidiale. A soffermarsi su di lui è l’edizione odierna del Corriere dello Sport che ne tesse le lodi ricordando come il giocatore riesca a segnare stando nei sedici metri e riempiendoli o anche andando a costruire attraverso il movimento largo o nello stretto, dialoga, fa la fase passiva, sistema la propria firma in partite altrimenti spigolose.
A Salerno – si legge – il derby lo aveva aperto Di Lorenzo ma lo ha chiuso lui, con il tap-in dopo il palo di Elmas; a Marassi, due settimane prima, aveva provveduto a sbloccarla; con la Juventus, visto che gli mancavano gli acuti con le grandi, se ne è andato con una doppietta e con un assist per Kvara.

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Victor Osimhen of SSC Napoli