La partita di Europa League vinta ieri con tanta fatica contro il modesto Rijeka pone domande alle quali Gattuso e la società devo dare risposte immediate prima che la stagione si complichi. Dopo un avvio esaltante, sono emerse tante criticità in una squadra che non riesce a trovare la propria identità e soprattutto in alcuni effettivi è davvero carente. Il centrocampo di ieri ha dimostrato ancora una volta che con due calciatori in mediana la squadra va in sofferenza soprattutto sei uno dei due si chiama Lobotka. Lo slovacco ha sbagliato tutto quello che poteva sbagliare e ancora una volta ha dimostrato i suoi limiti tecnici e tattici. Lobotka non riesce ad impostare e fa fatica ad arginare gli avversari, non essendo un incontrista, e ieri non è riuscito neanche e fare da collante tra i reparti.
L’altro neo della serata è stato l’attacco con Andrea Petagna e Dries Mertens non pervenuti. Il primo ha dimostrato di essere un giocatore che a certi livelli non può rendere: con le maglie di Atalanta e Spal ha segnato tanti gol, ma in una grande squadra la punta triestina si sta dimostrando inadatto. Petagna è un giocatore da area di rigore, ma non ne prende una, alla Spal partecipava maggiormente alla manovra, mentre con la maglia azzurra resta imbrigliato tra le maglie delle difese avversarie. Petagna è un calciatore mediocre, a dire la verità, e non può rappresentare l’alternativa a Osimhen. In rosa il Napoli ha ancora Arkadiusz Milik, perché non reintegrarlo in rosa invece di lasciarlo parcheggiato in tribuna?
https://www.youtube.com/watch?v=eQbkUS74tnI
Dries Mertens, invece, sta attraversando una profonda crisi d’identità: anche quando è stato spostato in avanti, il belga non ha dato segnali di vita e anche ieri ha mancato un paio di occasioni importanti e non ha fraseggiato con i compagni. Di lui si ricordano solo qualche ripiegamento difensivo importante, ma nulla di più.
Gennaro Gattuso deve ringraziare ancora una volta Matteo Politano, il migliore dei suoi e l’unico che ha cercato di dare vivacità alla manovra partenopea anche con conclusioni da fuori area. E l’autogol del sorpasso sul Rijeka è arrivato grazie alla pressione che Politano ha esercitato sul difensore avversario in seguito ad un taglio in area di rigore che ha ricordato i movimenti di Callejon. Politano è l’uomo in più di questo Napoli in una fase di calo generale: lui, con Insigne e Lozano hanno le capacità per risollevare le sorti di una squadra che sembra aver perso la bussola dopo un avvio di stagione travolgente. La vittoria di ieri, malgrado arrivata al termine di una prestazione che nel primo tempo è stata imbarazzante, è servita al Napoli per agganciare l’Az Alkmaar in testa alla classifica del girone e raddrizzare il cammino europeo dopo la brutta sconfitta all’esordio.