A passare inosservato la ‘famosa’ sera di Napoli-Juventus al Maradona (oltre alla roboante vittoria di 5-1) è stato il saluto a fine partita di Luciano Spalletti e Massimiliano Allegri.
Il tecnico partenopeo ha rincorso l’allenatore della Vecchia Signora fino all’ingresso del tunnel che porta nel ventre dell’impianto di Fuorigrotta. A tornare sull’episodio è stata l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport che ha riportato due messaggi whatsapp di replica e di spiegazione da parte di Spalletti e che sono stati pubblicati ovviamente con il permesso dello stesso tecnico.
La risposta di Spalletti: “Chi mi conosce bene sa che mi stava dando fastidio il fatto che potesse andarsene senza salutarmi. In quel momento non c’era lo stadio e non c’erano le telecamere con milioni di persone davanti alle tv, per me c’eravamo io e lui che dovevamo salutarci come ho sempre fatto, anche quando ho perso. Poi capisco che come io avessi questo nella testa, lui potesse avere altro. Ne è venuta fuori una scena particolare, che comunque quando c’è di mezzo uno “buffo” ce la possiamo anche aspettare”.
A stretto giro è arrivato un altro Whatsapp, più diretto e meno diplomatico: “Io non ho mai rotto le scatole a nessuno. Ho ricevuto tanti insulti, ma non ho mai rotto le scatole a nessuno”.