Maurizio Sarri si è presentato in conferenza stampa con il volto tirato dalla delusione e dalla rabbia per il pareggio contro la Dinamo Kiev
Siamo entrati per il riscaldamento con il Benfica che vinceva 3-1, poi all’inizio della partita ci siamo resi conto che l’importante era non perdere dopo il pareggio del Benfica e questo ci ha condizionato anche mentalmente. E negli ultimi dieci minuti abbiamo giocato per non perdere.
Mertens in questo momento mi sembra calato di condizione, noi avremmo bisogno di due o tre Mertens: uno come centrale, uno come esterno. Ho nostalgia di quando si alzava dalla panchina, entrava e mi faceva vincere la partita.
La Dinamo Kiev in trasferta ha perso una sola volta, è chiaro che se avessimo sbloccato il risultato subito avremmo trovato spazi che ci avrebbero fatto vincere la partita in modo netto. Ha messo in difficoltà tutti nel girone. È una squadra difficile da affrontare.
Acquisto di una punta a gennaio? La società non deve dare garanzie, il direttore sportivo sa come la penso e lui insieme al responsabile economico prenderà delle decisioni.
I tifosi? Non mi sembra una prestazione da fischi. La squadra ha costruito e non è riuscita a vincere soprattutto considerando che mentalmente sapevamo che il pareggio o la vittoria non cambiava nulla. Alla fine ci sono stati tre fischi a cui non ho fatto neanche caso. Nei novanta minuti il pubblico ci aiuta sempre, è chiaro che i tifosi si aspettano sempre tanto, ma bisogna tenere contro di tante situazioni accadute durante l’estate e all’inizio della stagione. Dovremmo rimanere uniti in questi momenti perché il futuro può essere bello.
Pavoletti? È un giocatore del Genoa e non mi permetto di esprimere giudizi, non sarebbe corretto.
Non penso che ci sia stata flessione dal punto di vista tecnico. Abbiamo dei buoni dati nelle ultime tre partite per qualità e quantità di corsa. Penso che fanno la differenza le motivazioni quando appare la stanchezza.